sabato 12 ottobre 2013
ISAAC NEWTON ha avuto due esaurimenti nervosi. Nel 1678, dopo aver intrapreso una disputa su aspetti della sua teoria di ottica, Newton crede di avere un esaurimento nervoso. Nel 1693 ne ha un altro, dopo di che si ritira dalla ricerca scientifica. Newton ha incolpato la ricaduta alla mancanza di sonno, anche se gli storici menzionano altre cause possibili, tra cui l'avvelenamento chimico da esperimenti, e gli effetti della sua depressione cronica.
GUSTAVO PIGA - "Tra un paio d’anni Saccomanni, o un suo successore equivalente, vi diranno che ohibò, la spesa per interessi è stata sottostimata di 16 miliardi di euro e che, ohibò, bisognerà trovare 16 miliardi in più, magari rimettendo l’IMU e l’IVA e la Service Tax e la Patrimoniale, per far …. quadrare i conti."
Nessun Governo ha mai osato quanto fatto da Saccomanni: non solo gonfiare il PIL, e passi (ma lo certificheremo solo l’anno prossimo, tranquilli), ma – e in un certo senso coerentemente, in una logica perversa – sgonfiare le spese per interessi. Dell’1% del PIL, 16 miliardi, una cifra colossale, argomentando che i tassi di mercato previsti dagli operatori sono troppo pessimisti (peccato che dal 95 usavamo sempre il loro parere!) e scommettendo che gli spread caleranno ben di più di quanto previsto oggi.
Bonanotte popolo. I trucchi di sempre, raddoppiati. - Non può sfuggire ai più come vi debba essere una fortissima correlazione positiva tra spread sui tassi del debito e prospettive di crescita di un Paese. Un debito diventa più rischioso se peggiorano le aspettative dei creditori che questo venga ripagato. E ovviamente se un’economia non tira, non convince, non affascina gli investitori con le sue prospettive di dinamicità, lo spread sale perché sale il rischio che non vi siano risorse per ripagarlo.
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