domenica 6 ottobre 2013
Silvio Berlusconi sceglie i servizi sociali. È la strada su cui, dietro consiglio dei legali, si avvia l’ex premier con i primi atti formali legati alla condanna per i diritti Mediaset. La prossima settimana arriverà a Milano, da parte collegio difensivo del Cavaliere, la richiesta per l’eventuale affidamento in prova annunciata dall’avvocato Franco Coppi, con elementi «di massima» sul tipo di attività riparatoria. Un percorso in ogni caso destinato ad andare in là con i tempi, forse sino alla prossima primavera, poiché la posizione di Berlusconi non è tra quelle da definire con urgenza: è un condannato non detenuto e con una pena da scontare, al netto dei tre anni di indulto, di un anno. È venuta a cadere così l’altra possibilità sul tavolo che avrebbe previsto automaticamente i domiciliari per il Cavaliere in mancanza di un’indicazione alla scadenza del termine fissato a metà mese. Gli interlocutori consultati a quattr’occhi nelle ultime ore a Palazzo Grazioli non nascondono quanto tormentata sia stata fino all’ultimo la sua decisione, cui hanno contribuito in modo sostanziale i consigli dei familiari. Con il passare delle ore agli occhi dello stesso leader del Pdl-Forza Italia si è fatta evidente l’obiettiva sproporzione fra i pro e i contro delle due alternative. Malgrado la scelta dei servizi sociali comporti il rispetto di alcune condizioni, i domiciliari imporrebbero troppi vincoli alla sua possibilità di movimento. Divieti avvertiti come ancora più inaccettabili se, pur senza esser coinvolto direttamente nella gestione del partito, Berlusconi non sembra avere molta intenzione di mollare le redini del centro-destra. C’è sì il costo "politico" dell’affidamento in prova: pur non dovendo riconoscere la propria colpevolezza, è necessario che il Cavaliere accetti la condanna e metta da parte i continui attacchi ai giudici. Ma, si ragiona, è un prezzo (alto) modulabile e ben compensato dal margine di azione garantito nell’immediato.
Stefano Rocca Parmenides: Silvio Berlusconi sceglie i servizi sociali. È la ...: www.il sole24ore .com
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