Il presidente della Repubblica [nominò] Berlusconi, non il popolo. E nulla gli avrebbe impedito, se avesse ritenuto che il “Capo della coalizione” indicato dalla maggioranza non presentasse quei requisiti di onestà, correttezza, serietà, competenza indispensabili per la carica di presidente del Consiglio dei Ministri, di nominare altro esponente della maggioranza, nel tentativo di ricondurre a ragione la coalizione affinché non fosse portata a tale carica una persona indegna.
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