Deve rimanere in carcere l’imprenditore accusato di bancarotta se le somme che ha fatto rientrare in Italia attraverso lo scudo fiscale equivalgono alle somme che ha distratto nella società, di cui era amministratore, dichiarata poi fallita; la Corte di Cassazione con la sentenza n. 34052 del 6 agosto 2013 ha respinto i ricorsi di due imprenditori confermando sostanzialmente la sentenza del Tribunale del Riesame.
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