martedì 15 ottobre 2013
La fenomenologia del populismo ricomprende un ampio spettro di atteggiamenti negativi contro la politica mediata da organizzazioni, istituti, soggetti. L’ostilità alla realtà di partito, schernita come indesiderato soggetto storico della mediazione tra élite di governo e forze sociali, è il pilastro della grammatica del populismo. La retorica del populismo è non a caso infarcita di espressioni cruente contro la casta, il ceto dei politicanti, la nomenclatura, il palazzo. Un filo sotterraneo populista è operante in Italia sin dal 1992 (con la contrapposizione tra regime partitocratico e società civile) e appare provvisto di una forza di interdizione tale da ritardare ogni ricomposizione di un codice infranto del realismo politico.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento