venerdì 30 agosto 2013
"’Evoluzione della natura del capitalismo globalizzato: la ricchezza si concentra nelle mani di individui o gruppi di individui, e cioè le famiglie, e non più all’interno di istituzioni quali le banche, che raccolgono il denaro delle masse. Questi gli effetti della sperequazione dei redditi degli ultimi 20 anni."
Surrealismo finanziario: i buchi neri dei soldi delle masse e i profitti dei super-ricchi. "Chi finanzia l’economia del futuro non sono più le banche. Dal crollo della Lehman Brothers queste istituzioni hanno perso sempre più terreno nel settore dell’economia reale. I banchieri ormai giocano sempre e solo sul sicuro: obbligazioni di Stato facilmente scontabili dalla Bce o da altre banche centrali, ecco come investono. In parte questa strategia è il prodotto delle nuove regole imposte da Basilea III, che riducono la quantità di capitale a loro disposizione. Ma ci sono anche altre ragioni. In realtà uno dei motivi per cui le banche investono sempre meno nell’economia reale è la concorrenza spietata nella raccolta del denaro dei ricchi che esercitano nuove istituzioni ad hoc, create specificatamente per gestire i capitali dei super-ricchi. In altre parole le banche sono sempre più a corto di grossi depositi."
"Nel 1992 Parolin viene richiamato a Roma per lavorare nella seconda sezione della Segreteria di Stato. Sono gli anni del wojtylismo ancora a forte proiezione geo-politica, alle prese con il collasso del blocco comunista e gli effetti della prima guerra del Golfo. A capo della diplomazia pontificia c’è il cardinale Angelo Sodano, che nel dicembre 1990 ha sostituito Agostino Casaroli."
Paola Giannelli, Il Grande Redattore, La Rivista Intelligente, 29 Agosto 2013 - "Se sospettate un'unica mano dietro le notizie dei giornali, avete ragione. Mi chiamo Grande Redattore, creo l’informazione politica del Paese e mi diletto nel simulare opinioni politiche diverse. Non è un lavoro complicato. Attingo a elenchi di parole che ho creato nel tempo: si va dall'istituzionale, al filo-governativo, fino gli estremi del pecoreccio, passando per l'eversivo. Non scrivo, mi limito a pensare. Immagino la stessa notizia su testate diverse. Socchiudo gli occhi e mi sembra di vedere il quotidiano, con il suo articolo di fondo, titolo e occhiello. Cerco un' espressione chiave, una sfumatura diversa e la notizia è pronta. La parte che preferisco è inventare concetti nuovi. Agibilità politica è l'ultimo nato, non significa niente (me lo ha confermato il mio collega Grande Avvocato, in contatto continuo con Grande Presidente), ma è diventato virale. Ne sto studiando un altro: candidabilità surrettizia. Funziona un po’ come il matrimonio per procura. Se sei incandidabile, un altro può agire in nome e per conto tuo. Un ventriloquo istituzionale che può sedere per te in Parlamento. Immagino già i santini elettorali con la faccia di uno e il cognome di un altro. Questo concetto andrà come il pane. Ne sono certo."
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