sabato 5 ottobre 2013
LEGENDARY VIETNAM GEN. VO NGUYEN GIAP DIES AT 102 - Gen. Vo Nguyen Giap, the brilliant and ruthless commander who led the outgunned Vietnamese to victory first over the French and then the Americans, died Friday. The last of the country's old-guard revolutionaries was 102. A national hero, Giap enjoyed a legacy second only to that of his mentor, founding president and independence leader Ho Chi Minh. Giap died in a military hospital in the capital of Hanoi, where he had spent nearly four years because of illnesses, according to a government official and a person close to him. Both spoke on condition of anonymity before the death was announced in state-controlled media. Known as the "Red Napoleon," Giap commanded guerrillas who wore sandals made of car tires and lugged artillery piece by piece over mountains to encircle and crush the French army at Dien Bien Phu in 1954. The unlikely victory — still studied at military schools — led to Vietnam's independence and hastened the collapse of colonialism across Indochina and beyond. Giap then defeated the U.S.-backed South Vietnam government in April 1975, reuniting a country that had been split into communist and noncommunist states. He regularly accepted heavy combat losses to achieve his goals.
Venerdì 4 ottobre il generale Vo Nguyen Giap è morto a 102 anni in un ospedale militare di Hanoi, la capitale del Vietnam. Era ricoverato da quasi quattro anni, durante i quali aveva sofferto di lunghe malattie ed era andato incontro a un progressivo indebolimento. Giap è stato uno dei più celebri comandanti militari del Novecento ed è stato fondamentale nella sconfitta della Francia nel corso degli anni Cinquanta e, pochi anni dopo, nella vittoria del Vietnam del Nord comunista contro gli statunitensi e il Vietnam del Sud.
Diritto (laico) alla vita. La vita e le regole di Stefano Rodotà - La vita è un movimento ineguale, irregolare e multiforme. È una delle citazioni che Stefano Rodotà pone in exergo all’inizio del suo La vita e le regole. Tra diritto e non diritto. È di Montaigne, e sta a significare la natura scettica, problematica e insieme libertaria di un approccio laico, che è poi quello di Stefano Rodotà, ai dilemmi bioesistenziali e giuridici del nostro tempo.
Grillo e suoi: 'Governo a Cinque Stelle' - Nel caos istituzionale di queste ore, oltre al grido 'al voto al voto' anche con il porcellum, si affaccia un'altra ipotesi: un nuovo esecutivo di scopo guidato dal Movimento, senza aspettare le offerte del Pd
Crackdown on Golden Dawn ongoing - Police have arrested the leader and other top officials of the extreme-right Golden Dawn party on charges of forming a criminal organization, in an escalation of a government crackdown after a fatal stabbing allegedly committed by a supporter. It is the first time since 1974 that a party head and sitting members of Parliament have been arrested. Police on Saturday announced the arrests of party head Nikos Michaloliakos, spokesman Ilias Kassidiaris, as well as deputies Ilias Panagiotaros and Ioannis Lagos. Authorities also said they arrested the general secretary of Golden Dawn's Nikea chapter Nikos Patelis, as well as nine other unnamed party members.
Steve Jobs Or Elon Musk – Which Legendary Executive Actually Achieved More? - Steve Jobs was one of the world's greatest visionaries and CEOs. He introduced us to iPods, iPads, iPhones, iTunes and more. Two years ago today, Jobs passed away. Since then, people have asked, "Who will be the next Steve Jobs?" Elon Musk is a common answer. Some even think he's surpassed Steve Jobs. Musk helped create PayPal, a widely-used consumer product that changed the way people pay for things online. He also founded electric car company Tesla and rocket company SpaceX.
Il destino di Papa Francesco si sta modellando su quello dell’uomo di Assisi - Io credo che più si definisce il percorso di papa Francesco e più si chiarisce la sua forza innovativa e la sua capacità di cambiamento. Ecco, la definisco davvero così, vivacità di cambiamento. E’ talmente ricca di candore, di parole e concetti semplici e diretti che spesso molti dimenticano che siamo di fronte a un gesuita colto, duro, autoritario, come lui stesso ha dichiarato qualche tempo fa ricordando la sua esperienza di Provinciale in Argentina, conservatore ma non di destra, mi riferisco sempre a sue affermazioni. Mi sto convincendo che inoltrandosi nella sua nuova vita di pastore e guida di più di un miliardo di fedeli, si avvicini sempre più a San Francesco, predicando fraternità e povertà. E offrendo non solo ai cristiani un modello di vita reale e non astratti concetti, l’umiltà della forza, il coraggio della povertà e della fede, la tutela degli oppressi.
ASILE - De Lampedusa à Calais, le drame de l’Europe - En vingt ans, près de 25 000 personnes sont mortes en Méditerranée en tentant de rejoindre l'Europe. Des voix s'élèvent de toutes parts pour dénoncer cette hécatombe. Mais quel crédit donner aux larmes des responsables politiques européens qui n'ont de cesse d'ériger des murs autour du vieux continent ? Les symboles se percutent : peu après le drame de Lampedusa, des policiers français sont intervenus à Calais pour expulser des exilés syriens, avant d'interrompre leur opération.
Il populista democratico e i suoi nemici - Nel lessico di Renzi come di Ed Miliband o Bill de Blasio la lotta alla disuguaglianza rassicura la sinistra. Ma senza rinunciare alla rottamazione di luoghi comuni e all'aggiornamento delle app - Quando gli fanno quella domanda, la domanda, e cioé se, in fondo in fondo, sia davvero di sinistra, Matteo Renzi si mostra tutt’altro che contrariato, anzi. [...] Glielo ha chiesto Enrico Mentana, alla festa del Partito democratico di Genova, ultima domanda, quella quando hai le difese basse e puoi scivolare. Ma il sindaco di Firenze ne ha approfittato per un finale in crescendo, declinando la parola sinistra, così insidiosa e ispida, con una sfilza di impegni presi e, secondo lui, onorati a Firenze. Le biblioteche pubbliche, gli asili nido, la pedonalizzazione, il wifi libero. Cioè, una sana lista di cose “tradizionalmente” di sinistra, senza rinunciare, tuttavia, al suo frame più abituale, quello della lotta contro il conservatorismo, contro una certa compiaciuta supponenza, e poi, colpa grave, contro la voluttà minoritaria della sconfitta.
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