venerdì 23 agosto 2013
Angela Merkel could save Europe by pushing for a constitutional convention for the eurozone and creating a political union on Anglo-American lines with a consolidated debt and common representative structures. She certainly has the authority within Europe to do so, and in Germany itself her CDU party is by far and away the most trusted on “European” issues. It is unlikely that she will do so, however, because her political style is largely reactive.
Il partito bis di Grillo è quello dei Pirati, movimento europeo assai simile che ha avuto buona fortuna soprattutto in Germania. Nella domanda di registrazione Grillo deposita senza immagine un marchio figurativo così descritto: “figura di un cerchio al cui interno sono disposte cinque stelle e la parola ‘pirati’ scritta in caratteri maiuscoli”. La registrazione serve sia per l’uso politico del simbolo sia per ogni “uso commerciale”.
«Se volessimo solo pensare ai soldi, sarebbe sufficiente il miliardo di persone che è già connesso a Facebook. Ha più disponibilità economica di tutti gli altri 5 miliardi di persone che non accedono al web nel mondo», ha detto Zuckerberg in una intervista alla Cnn, mettendo così le mani avanti sui sospetti di profitto che una iniziativa del genere possa portare. Sospetti che, peraltro, erano già stati avanzati sulla sua attività di lobbying con il progetto sull’immigrazione. «Pensiamo invece - ha aggiunto - che tutti hanno il diritto di essere connessi, la stessa possibilità di condividere le proprie opinioni e di esprimersi liberamente». «Se volessimo solo pensare ai soldi, sarebbe sufficiente il miliardo di persone che è già connesso a Facebook. Ha più disponibilità economica di tutti gli altri 5 miliardi di persone che non accedono al web nel mondo», ha detto Zuckerberg in una intervista alla Cnn, mettendo così le mani avanti sui sospetti di profitto che una iniziativa del genere possa portare. Sospetti che, peraltro, erano già stati avanzati sulla sua attività di lobbying con il progetto sull'immigrazione. «Pensiamo invece - ha aggiunto - che tutti hanno il diritto di essere connessi, la stessa possibilità di condividere le proprie opinioni e di esprimersi liberamente».
"Nel 2006, il grandissimo passo falso di Windows Vista: un sistema operativo pieno di difetti, che spaesava e disorientava gli utenti abituati alla stabilità di Windows XP. La MicroSoft corse ai ripari con Windows 7, sicuramente un passo avanti nella stabilità. Ma la vera sfida è arrivata di recente, con il lancio di Windows 8. Un altro flop, di fatto, almeno per la critica, anche se ha conquistato quote importanti di mercato visto che è preinstallato su tutti i nuovi pc. Anche su W8 si sta correndo ai ripari: a novembre l'aggiornamento farà ricomparire il tasto Start, il cui addio era stato annunciato con la fanfara. Una scelta sbagliata, perché gli utenti Windows, ormai è dimostrato, non amano le novità."
"Nel 2000 Steve Jobs era tornato alla guida di Apple da tre anni, ma non aveva ancora firmato il definitivo rilancio di Cupertino. L'iPod, l'iPhone e l'iPad erano ancora nomi senza senso, la diffusione di internet era molto indietro, Mark Zuckerberg era ancora al liceo e Facebook non era nemmeno un'idea nella sua mente. I social network erano un concetto da scienze sociali e anche Google era agli albori."
"Che cosa è successo in Italia? Dei giudici di Cassazione, che nessuno riusciva ad ascrivere a un gruppo politico e di cui si diceva che molti fossero addirittura simpatizzanti per un'area Pdl, sapevano che qualsiasi cosa avessero deciso sarebbero stati crocifissi o come incalliti comunisti o come berlusconiani corrotti, in un momento in cui (si badi) persino la metà del Pd auspicava una soluzione assolutoria per non mettere in crisi il governo. Ma, lavorando solo su elementi di diritto e giurisprudenza, indipendentemente dai loro desideri o passioni, e ignorando ogni pressione politica, i giudici hanno scelto di attenersi alla legge, riconoscendo che la sentenza della corte d'appello di Milano non poteva essere annullata (e i particolari sulla durata dell'interdizione erano solo un contentino). Il mugnaio avrebbe detto "Ci sono dunque ancora dei giudici a Berlino". E che ci siano anche a Roma dovrebbe accenderci d'orgoglio. Eppure la cosa ci sconvolge a tal punto che parliamo di tutto meno che di questo. Tra i tanti sciacallaggi politici non riusciamo ad accettare l'idea che al mondo ci siano ancora delle persone per bene."
"Nella storia italiana del dopoguerra è accaduto a molti. È sufficiente citare il nome più grande: Alcide De Gasperi. Dopo aver guidato sette governi, nel luglio 1953 tentò di costituire l’ottavo, ma non ottenne la fiducia. Lasciò il posto al governo monocolore democristiano di Giuseppe Pella e il 19 agosto 1954 morì, all’età di 73 anni."
"Se proposto da Grillo il reddito d'inserimento può far sorridere, perché è frutto d'ignoranza e svela l'intenzione di finanziare i maniaci della Rete che votano per i Cinque Stelle e che sarebbero finalmente liberi di smanettare al computer tutto il giorno sognando mondi diversi a spese della collettività"
L'UNTO DEL SIGNORE - Socrate, Galileo, Pellico, Dreyfus, Mandela ed Enzo Tortora: sono solo alcuni dei perseguitati storici a cui i big berlusconiani hanno paragonato in questi giorni il loro leader. Ma c'è anche chi scomoda Pertini, Moro, la Tymoshenko e Pasolini. Fino ad arrivare a Cristo in croce o direttamente al Padreterno...
"Pluralismo culturale significa per Isaiah Berlin pluralismo di valori rispettabili e perseguibili, che si rivelano non sempre compatibili e a volte in netto contrasto l’uno con l’altro (per esempio ideali cristiani contro ideali repubblicani, libertà individuale e dedizione alla comunità), ma anche pluralismo delle culture, delle civiltà, delle nazioni, delle lingue, delle religioni. Beninteso anche i vecchi liberali apprezzavano la tolleranza, ma con Berlin viene in chiaro che, dentro la cultura liberale, ci sono da sempre due contraddittorie filosofie della tolleranza: una fa prevalere l’avanzata del progetto di libertà con i suoi tratti di civilizzazione universale, di espansione dei diritti individuali, di razionalizzazione della vita sociale; l’altra formula criteri per la convivenza pacifica tra comunità che rischiano in ogni momento la lotta tra loro e che presentano stili di vita diversi."
"La discussione sul pluralismo culturale, cui siamo costretti dal pluralismo dei fatti che cambiano la società europea, dovrà liberarsi dalla coazione a ripetere i consueti esorcismi contro il «multiculturalismo», un bersaglio di comodo inventato a copertura di politiche fallimentari da parte dei governi inglese, francese, tedesco e italiano."
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