giovedì 3 ottobre 2013
Social Media for Customer Service? - When used properly, social media can help companies acquire and retain customers. According to Mashable, 80% of companies were expected to use social media more in dealing with their customers. At the same time, more than 50% of consumers have already gone social when they have issues with certain businesses.
The Social Cocktail: How Social Data Offers Limitless Possibilities - Businesses should be rejoicing over the abundance of rich, multi-layered data streams that are being produced by users on social networks around the world. Yet the majority of businesses find the explosion in big social data daunting and difficult to apply to the traditional methods of reaching and understanding buyers. The good news is social data presents a near perfect, unfiltered data set devoid of user bias and other skewed data samples. It delivers the unfiltered personal voices of millions of users resulting in never before realized intelligence and revolutionary quantities of opportunities. Businesses simply need to know how to tame the social data monster.
Silvio Berlusconi’s long goodbye - Italy's former Prime Minister Silvio Berlusconi's sudden U-turn over a vote of confidence shows he no longer has an iron grip on his party, but can the loyalty he inspires keep his influence alive? It has been a helter-skelter week in Italian politics as Silvio Berlusconi tried to re-establish his undisputed leadership over the centre-right and to protect himself from the effects of his August conviction for fraud and tax evasion.
FAR FUORI SILVIO - Non ci era riuscito Oscar Luigi Scalfaro. Non ci era riuscito Achille Occhetto. Non ci era riuscito Umberto Bossi. Non ci era riuscito Lamberto Dini. Non ci era riuscito Massimo D’Alema. Non ci era riuscito Romano Prodi. Non ci era riuscito Francesco Rutelli. Non ci era riuscito Fausto Bertinotti. Non ci era riuscito Walter Veltroni. Non ci era riuscito Gianfranco Fini. Non ci era riuscito Beppe Grillo. L’unico che è riuscito a far fuori Berlusconi è Silvio.
JFK, 50 anni dopo. Processo alla Storia - Il 22 novembre del 1963 l'assassinio del presidente a Dallas. L'America si prepara a commemorarlo, e a chiedersi chi e perché lo uccise. Apre le danze New York, con una mostra che segnala la sconfitta del fotogiornalismo tradizionale e l'avvio di una nuova era: il "citizen journalism" - Dallas, 22 novembre 1963. Sui sedili posteriori della Lincoln, il presidente John Fitzgerald Kennedy e la moglie Jacqueline. Sorridono, salutano la folla. La visita sta procedendo come da protocollo, fugando i timori della vigilia. E invece no. Il primo sparo, quando l'auto imbocca Elm Street, va a vuoto. Il secondo, rimbomba cupo pochi istanti più tardi. Colpito, JFK si porta le mani alla gola. La First Lady cerca di capire cosa sia accaduto. Il terzo colpo, quello mortale, fa letteralmente esplodere il cranio di John Fitzgerald. Chi non ha visto, almeno una volta in vita sua, quel filmato? Mostrato per la prima volta in tivù agli americani solo dodici anni più tardi, non fu girato dalla CNN (fondata solo nel 1980) né dalle decine di cameramen accreditati, ma dalla cinepresa di un semplice curioso, il sarto Abraham Zapruder, sceso in strada per assistere al passaggio del corteo.
US shutdown: Barack Obama warns of default danger - US President Barack Obama has warned that Wall Street should be concerned that a conservative faction of Republicans is willing to allow the country to default on its debt. The US government has partially closed after Congress failed to agree a budget and will run out of cash on 17 October unless its debt ceiling is raised. In a TV interview on Wednesday, Mr Obama said he was "exasperated".
Papa Francesco e la lezione di Roncalli. - "Ingiustizia sociale da decisioni dei governi" Il Pontefice ricorda l'enciclica Pacem in Terris, con cui Giovanni XIII invocò la pace all'apice delle tensioni Usa-Urss. "Non solo diritti civili e politici, garantire ad ognuno anche l'accesso ai mezzi essenziali di sussistenza, cibo, acqua, casa, cure. La crisi economica è sintomo grave della mancanza di rispetto per l'uomo e per la verità con cui sono state prese decisioni" - L'attualità del messaggio di Giovanni XXIII è stata evidenziata da Papa Francesco, ricordando i 50 Anni dell'enciclica Pacem in Terris, scritta da Roncalli nel 1963, in piena Guerra Fredda. "L'Enciclica del Beato Giovanni XXIII ci ricorda chiaramente che non ci può essere vera pace e armonia se non lavoriamo per una società più giusta e solidale, se non superiamo egoismi, individualismi, interessi di gruppo e questo a tutti i livelli", ha detto Papa Francesco, parlando ai partecipanti all'incontro celebrativo dei 50 anni dell'enciclica promosso dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Poi Bergoglio ha così tradotto nella contemporaneità la lezione di Roncalli: "La crisi economica mondiale è un sintomo grave della mancanza di rispetto per l'uomo e per la verità con cui sono state prese decisioni da parte dei Governi e dei cittadini". "Cari fratelli e sorelle - ha esordito Papa Francesco - condivido oggi con voi la commemorazione della storica enciclica Pacem in Terris, promulgata dal Beato Giovanni XXIII l'11 aprile 1963. La Provvidenza ha voluto che questo incontro avvenga proprio poco dopo l'annuncio della sua canonizzazione". "I più anziani tra noi - ha proseguito il Pontefice - ricordano bene l'epoca dell'enciclica Pacem in Terris. Era l'apice della cosiddetta 'Guerra Fredda'. Alla fine del 1962 l'umanità si era trovata sull'orlo di un conflitto atomico mondiale (la crisi Usa-Urss innescata dai missili atomici sovietici in viaggio via nave verso Cuba, ndr), e il Papa elevò un drammatico e accorato appello di pace, rivolgendosi così a tutti coloro che avevano la responsabilità del potere: 'Con la mano sulla coscienza, che ascoltino il grido angoscioso che da tutti i punti della terra, dai bambini innocenti agli anziani, dalle persone alle comunità, sale verso il cielo: pace, pace!'". "Era un grido agli uomini, ma era anche una supplica rivolta al cielo - ha osservato Bergoglio -. Il dialogo che allora faticosamente iniziò tra i grandi blocchi contrapposti ha portato, durante il pontificato di un altro Beato, Giovanni Paolo II, al superamento di quella fase e all'apertura di spazi di libertà e di dialogo. I semi di pace gettati dal Beato Giovanni XXIII hanno portato frutti. Eppure, nonostante siano caduti muri e barriere, il mondo continua ad avere bisogno di pace e il richiamo della Pacem in terris rimane fortemente attuale". "L'Enciclica del Beato Giovanni XXIII ci ricorda chiaramente che non ci può essere vera pace e armonia se non lavoriamo per una società più giusta e solidale, se non superiamo egoismi, individualismi, interessi di gruppo e questo a tutti i livelli. Guardando alla nostra realtà attuale - ha proseguito Bergoglio -, mi chiedo se abbiamo compreso questa lezione della Pacem in terris. Mi chiedo se le parole giustizia e solidarietà sono solo nel nostro dizionario o tutti operiamo perché divengano realtà". Perché "è compito di tutti gli uomini - ha rimarcato il Pontefice - costruire la pace, sull'esempio di Gesù Cristo, attraverso queste due strade: promuovere e praticare la giustizia, con verità e amore; contribuire, ognuno secondo le sue possibilità, allo sviluppo umano integrale, secondo la logica della solidarietà".
IL FOGLIO di... "E’ normale un paese in cui è possibile che un magistrato faccia il sequestro conservativo di tutti i beni dell’azionista di controllo di una singola impresa del suo gruppo, danneggiando gravemente la sua stessa solvibilità e creando un danno enorme all’economia nazionale? Ciò non nell’esercizio dell’azione penale, ma in quello della facoltà di erogare sanzioni amministrative. E’ normale che per far decadere Berlusconi dal Senato si utilizzi l’argomento che le sanzioni amministrative possono avere efficacia retroattiva in materia tributaria, mentre il codice del contribuente stabilisce, come regola generale, che le leggi di contenuto tributario non sono retroattive?"
"L'uomo che sparse feci laddove abita il Cavaliere, si era trasformato in una speranza per Berlusconi stesso [...] Aveva presentato ricorso al Tar del Lazio contro la Severino. Il presupposto? Il medesimo dell'ex premier: la legge non è retroattiva. Ma i giudici della seconda sezione bis del Tribunale amministrativo hanno respinto il ricorso"
Il Sistema Operativo del M5S - "Allora ... a quando il portale che chiede la base?" "A quando la piattaforma, ci dovete una risposta! Sono anni che aspettiamo." "Democrazia diretta solo a parole, date alle persone la possibilità di scegliere come avete promesso!". Queste tiritere da giornalista pidimenoellino sono uno dei tormentoni della politica italiana.
La retorica della stabilità. La farsa dell’Italia in pericolo ben si tiene col centrismo dei piccoli - Dopo “l’ampia fiducia al governo Letta” la Borsa di Milano ha chiuso in positivo (+0,68 per cento), in controtendenza sugli altri mercati, e lo spread che doveva travolgerci si è accucciato poco sopra i 250 punti. Detto in termini politici: la retorica della stabilità che ha tenuto a bagnomaria per giorni il governicchio dei giovani, affinché non si buscasse un raffreddore, e che è stata la melassa addensante del discorso di ieri di Enrico Letta al Senato, non è nulla, è solo retorica. O meglio finzione, parodia usata ad arte di difficoltà vere, che nel passato ci possono essere state.
Quotidiano "il Foglio"
“Ho veduto tutti i paesi e gli uomini cambiare; e così, dopo molti cambiamenti di giudizio nei confronti della vera giustizia, mi sono convinto che la nostra natura non è se non continuo mutamento, e da allora non ho più mutato [giudizio]. E se mutassi ancora, confermerei con ciò la mia opinione (B. Pascal)”
Furio Semerari, Potenza come diritto: Hobbes, Locke, Pascal
F35, a giugno votato lo stop al programma. Ma l’Italia li compra ancora - Venerdì scorso, 27 settembre, è stato completato l'ordine definitivo dei primi sei cacciabombardieri del sesto e settimo lotto, per i quali erano già stati presi impegni e versato gli anticipi. E lo stesso accadrà nei prossimi mesi e nel 2014 per altri sette aerei dell'ottavo e nono lotto, per i quali erano già stati pagati anticipi per 60 milioni di euro
NEOLIBERALISMO - Spesso il neoliberalismo viene considerato un’acutizzazione del capitalismo o la semplice estremizzazione del liberalismo. In questo libro si cerca invece di evidenziare come il progetto di dominio neoliberale costituisca un modo inedito di intendere il governo delle vite. Quale antropotecnica di tipo biopolitico, il neoliberalismo sussume ogni aspetto dell’umano sotto le categorie dell’efficienza economica – ma ciò non semplicemente per estendere il dominio del capitale, bensì al fine di costruire una nuova polis paradossalmente priva di ogni mediazione politica. A partire dalle analisi di Foucault sulla biopolitica, l’obiettivo che qui si persegue consiste dunque nel cercare di decostruire le categorie portanti del discorso neoliberale, sia entro la teoria economica sia nel contesto della teoria delle organizzazioni. Alla fine del percorso, la tematica del desiderio − in primis desiderio di giustizia − viene attivata quale possibile punto di partenza per ripensare il senso e gli scopi dell’azione politica.
Italie : Letta, c’est lui - Le président du Conseil a sauvé son gouvernement et s’impose comme un homme d’Etat habile et déterminé. - Avec ses petites lunettes rondes, son allure de technocrate et son apparent manque de charisme, Enrico Letta semblait il y a encore quelques mois destiné aux seconds rôles politiques, voire aux ministères techniques. A son arrivée au sommet du pouvoir italien au printemps, à la tête d’un gouvernement de large union témoignant de l’impasse parlementaire après des législatives qui n’avaient désigné aucun vainqueur, ils étaient peu nombreux à croire en la longévité de ce catholique de gauche à la présidence du Conseil.
NEOLIBERISMO E PENSIERO UNICO - Il pensiero unico afferma che il mondo in cui viviamo è l'unico mondo possibile. Grazie alla libera concorrenza si ottengono efficienza e redditività, fino al punto in cui il valore economico diviene l'unica discriminante tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Pertanto, ciò che non ha senso economicamente va eliminato. Le leggi del mercato devono prevalere sul diritto delle persone in virtù dell'ideologia neoliberista dello stato minimo, secondo cui il mercato deve regolarsi senza l'intervento pubblico, seguendo la legge della domanda e dell'offerta. E' interessante notare come, già diversi anni addietro, Popper spiegava come una Repubblica, non solo non possa fare a meno di porre limitazioni alla libertà dei cittadini per ragioni morali, ma anche come sia inimmaginabile un mercato senza l'intervento statale. Oltre al fatto che un sistema economico non si può imporre dall'alto e un mercato libero non può esistere ove non vi sia gente con determinate idee economiche. Popper afferma anche, che qualora si tentasse di instaurare il cosiddetto capitalismo senza un sistema legale, ci si troverebbe inevitabilmente (come di fatto è accaduto nella maggior parte dei Paesi ex comunisti), di fronte ad una corruzione e ad una criminalità dilagante.
Berlusconismo e neoliberismo, due malepiante da estirpare - Il "berlusconismo". Nato come una metastasi nella crisi del regime partitocratico precedente, la cui crisi esplose con Tangentopoli, il berlusconismo ha significato soprattutto la resa dell’italiano medio al mito dell’imprenditore spregiudicato e capace, una nuova reincarnazione del deprecabile e nocivo individualismo italico. Sappiamo bene che si è trattato di un mito e che Berlusconi non si è “fatto da sé” ma ha avuto vari sponsor, non tutti noti. Basti citare, sul piano politico, Bettino Craxi, che del sistema di Tangentopoli è stato uno degli artefici e beneficiari principali, oltre che uno dei pochi politici ad aver pagato di persona (è interessante rilevare a tale proposito come all’epoca il settore del PCI più vicino a Craxi fosse guidato proprio da quel Napolitano che oggi ritroviamo, nelle vesti di Presidente della Repubblica, fortemente intento a promuovere le larghe intese con il partito di Berlusconi). O fare riferimento al ruolo di Dell’Utri ed altri per quanto riguarda gli essenziali collegamenti di Berlusconi con settori finanziari non proprio trasparenti, come evidenziato da numerose inchieste sia giornalistiche che giudiziarie.
La libertà degli antichi e la libertà dei moderni - Le distinzioni suggerite da Socrate e da Kant sembrano dimostrare che è possibile costruire la vita teoretica su diritti collettivi e non individuali senza cadere nel totalitarismo. Tuttavia, il tentativo di riproporre libertà collettive potrebbe andare incontro ad una obiezione di natura storica. Come si può pretendere di ricostruire una libertà degli antichi in un mondo dominato dalla libertà dei moderni? La divulgazione della distinzione fra la libertà degli antichi e la libertà dei moderni risale allo scrittore liberale francese Benjamin Constant, che la espose nella celebre conferenza parigina del 1819, La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni.
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