giovedì 3 ottobre 2013

Berlusconismo e neoliberismo, due malepiante da estirpare - Il "berlusconismo". Nato come una metastasi nella crisi del regime partitocratico precedente, la cui crisi esplose con Tangentopoli, il berlusconismo ha significato soprattutto la resa dell’italiano medio al mito dell’imprenditore spregiudicato e capace, una nuova reincarnazione del deprecabile e nocivo individualismo italico. Sappiamo bene che si è trattato di un mito e che Berlusconi non si è “fatto da sé” ma ha avuto vari sponsor, non tutti noti. Basti citare, sul piano politico, Bettino Craxi, che del sistema di Tangentopoli è stato uno degli artefici e beneficiari principali, oltre che uno dei pochi politici ad aver pagato di persona (è interessante rilevare a tale proposito come all’epoca il settore del PCI più vicino a Craxi fosse guidato proprio da quel Napolitano che oggi ritroviamo, nelle vesti di Presidente della Repubblica, fortemente intento a promuovere le larghe intese con il partito di Berlusconi). O fare riferimento al ruolo di Dell’Utri ed altri per quanto riguarda gli essenziali collegamenti di Berlusconi con settori finanziari non proprio trasparenti, come evidenziato da numerose inchieste sia giornalistiche che giudiziarie.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/29/berlusconismo-e-neoliberismo-due-malepiante-da-estirpare/727085/

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