martedì 6 agosto 2013

"L’italiano è una specie di esperanto della cultura. È la lingua dell’opera lirica. Ma dopo l’unità d’Italia, l’insistenza sul tema nazionale ha tolto in parte la dimensione internazionale. È successo anche nell’arte fino a Canova e Tiepolo. Solo il melodramma ha mantenuto respiro internazionale".

http://www.lastampa.it/2013/08/04/cultura/fabio-finotti-perch-negli-usa-si-studiano-dante-e-gramsci-nBgQx4xU3y1fvyjTpJtWtI/pagina.html

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