giovedì 17 ottobre 2013

MASSIMILIANO PANARARI "Nell’età ibrida, «nuova epoca sociotecnologica», la natura umana cessa di essere distinta dalla tecnologia, facendone prima una protesi irrinunciabile, come già avviene da tempo, per poi compenetrarsi con essa anche fisicamente e psicologicamente. Da un lato, il mix di ingegneria genetica, biologia sintetica, biomeccatronica, neuroscienze e scienze della vita e, dall’altro, le Ict (le tecnologie dell’informazione e della comunicazione) fanno sì che l’evoluzione del genere umano possa rivelarsi non soltanto casuale e accidentale, come verificatosi per millenni, ma coadiuvata (e orientata) dall’incessante progresso tecnologico. E, dalla coesistenza tra umanità e tecnologia (responsabile dei macro-trends degli anni Duemila, come il passaggio al multipolarismo e le manifestazioni collaborative e di sharing economy), si passa così a una vera e propria co-evoluzione umano-tecnologica."

http://www.lastampa.it/2013/10/16/cultura/robot-amore-pace-arriva-let-ibrida-jV13vDFVCepp4jAoH54ZHJ/pagina.html

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