“Marina Berlusconi, classe ’66, Presidente della holding che controlla il primo gruppo editoriale italiano è l’erede designata a raccogliere dal padre il testimone che la porrà alla guida del partito-impresa, protagonista di quella che avrebbe dovuto essere la nostra “seconda repubblica” e si è, invece, rivelata solo una copia della prima, tanto brutta da […] farne rimpiangere la statura politica di alcuni dei suoi protagonisti.”
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