domenica 18 agosto 2013
"GRAZIE Twitter, perché denudi il re. Grazie perché con la tua forma veloce e breve stai svelando l’Italia degli spiritosoni e dei pavoncelli. Grazie perché costringi i nostri piccoli savonarola ad uscire dal nascondiglio del discorso lungo e sedimentato e a mostrare in 140 battute la loro verità di miserabili e di violenti. Grazie social network perché siete la nostra finestra sul cortile- Italia dove, come le lavandaie di una volta, tutti sbraitano contro il prossimo: colleghi, avversari, nemici, amici e mariti persino. Grazie Twitter perché è uno spasso leggere le 140 battute dei giornalisti che si autocelebrano o litigano tra loro scrivendo quel che mai oserebbero sui propri blasonati giornali."
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