venerdì 16 agosto 2013
"Ciascuno di noi vive nell'immaginazione altre vite, alimentate dai testi letterari e dai media. Per loro tramite tentiamo, da una parte, di porre rimedio alla limitatezza dell'esistenza individuale, al dipendere da condizioni non scelte, che, a posteriori, appaiono casuali (luogo e data di nascita, corpo e famiglia, lingua e società), dall'altra, di contrastare il progressivo restringersi del cono dei possibili nel corso degli anni. Siamo, infatti, costretti a conquistare la nostra identità attraverso scelte dolorose, amputando o potando una dopo l'altra le successive ramificazioni del nostro essere e cancellando abbozzi di io che avrebbero potuto fissarsi. Il problema è che oggi, specie in Occidente, questo completamento di se stessi viene ottenuto attraverso una mimesi dei valori più degradati, dei sogni di successo e di notorietà che quotidianamente vengono proposti dai media, così che milioni di persone sono guidati dall'esterno, quasi fossero uomini e donne d'allevamento. Per disinquinarsi psichicamente occorrerebbe proporre mete allo stesso tempo più elevate e più soddisfacenti: cosa non semplice."
Remo Bodei
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