venerdì 16 agosto 2013
"Una volta c'era l'egemonia culturale gramsciana, oggi quella televisiva, lo strapotere «delle armi di distrazione di massa». Ma, attenzione, gestite con frivolezza apparente, in realtà con sottile acume egemonico dalle «emittenze grigie», gli intellettuali di riferimento del berlusconismo triumphans. Non certo dei professori o dei noiosi intellettuali, ma i volti di una «Weltanschauung pop» (nientemeno) che noi povere oche teledipendenti crediamo ci intrattenga o, in rari casi, ci diverta. E invece ci domina, arma segreta per gli immancabili destini elettorali del Cavaliere."
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