lunedì 23 settembre 2013

Renzi contro tutti: "Pd covo di rancorosi. Letta? Pugnala alle spalle" - Il candidato segretario all'attacco del suo partito: "Prima hanno perso le elezioni, ora frenano il cambiamento". Sul premier: "Non lo faro' cadere, ma e' campione di alibili. E non è un amico". Matteo Renzi torno ad attaccare la dirigenza del suo partito, dopo che l'assemblea nazionale non ha portato a nessuna decisione definitiva sulle regole e sulla data delle primarie: "L'unico obiettivo di un gruppo dirigente rancoroso è quello di rinviare il congresso. Ma io sto fermo in un angolino: non voglio diventare come loro". Ospite questa mattina della trasmissione Omnibus, il sindaco di Firenze è un fiume in piena. Torna ad attaccare il Pd con la stessa forza di un anno fa, quando correva, poi sconfitto, alle primarie. Dal suo punto di vista la colpa della "figuraccia di sabato", quando il partito ha "perso un'occasione per parlare dei problemi del Paese", è esclusivamente di un gruppo dirigente "rancoroso" che ha tentato di "buttare tutto in caciara, usando una serie di complicate norme tecniche con il vero obiettivo di non fare il congresso e le primarie". Il motivo, per Renzi, è sempre lo stesso: "Hanno paura, perché sanno che poi si volta pagina". A chi gli chiede se non teme di fare la stessa fine di Romano Prodi, messo a fare il premier dai partiti e da loro stessi fatto cadere due volte, il sindaco risponde deciso: "Non farò la foglia di fico. O uno di noi, chiunque sia, viene chiamato a fare un progetto di cambiamento radicale, o non si va da nessuna parte". Ancora: "A me non interessa fare il premier in sé, voglio cambiare l'Italia. E il Pd deve essere lo strumento per cambiare l'Italia. Se invece resta lo strumento per cambiare le regole del congresso mi cadono le braccia". Il sindaco di Firenze continua il suo affondo verso quelli che dovrebbero essere i suoi alleati, ma che ormai sembrano sempre di più i nemici da sconfiggere: "I dirigenti puntano ancora a rinviare il congresso. No sarò mai come loro, specie dopo quello che ho visto sabato". Il candidato-segretario, visibilmente irritato, attacca il suo partito anche sulla "non vincita" delle scorse elezioni Politiche: "Il punto è che il Pd ha perso le elezioni ed è riuscito nell'impresa di far uscire Berlusconi dall'abisso. Da allora discute sul congresso, sulle primarie e su come rinviare tutto". In effetti una data ancora non c'e': "Ogni giorno qualcuno si alza per bloccare il congresso. Facciano loro", accusa. La dura verità per Renzi è che "c'è una parte di dirigenti che ancora non ha capito che ha perso le elezioni". Il sindaco di Firenze nel suo affondo contro al Pd non risparmia neanche il governo di Enrico Letta, giudicato da mesi troppo debole o, addirittura, un ostacolo: "Io sono per fare, non per rinviare. Devo fare l'elenco delle cose che sono state rinviate? Finanziamento pubblico, Imu, Iva, riforma elettorale, F35, hanno rinviato tutto, ora vogliono rinviare anche il congresso". Ma non lo farà cadere, rassicura: "Il governo non ha nulla da temere dal Pd: non siamo noi a fare " 'o fa così o te ne vai". Quello lo fa Brunetta, non il Pd". Poi frena, però: "Non ho nessuna fretta di far cadere il governo, ma ho fretta di farlo lavorare". Detto questo, "non dobbiamo diventare campioni mondiali di alibi". Il feeling di un tempo tra l'ex candidato alle primarie e l'ex vicesegretario Pd ora premier, però, non c'e' più: "Dopo quello che ho visto sabato; un amico è quello che ti dice in faccia le cose, non quello che ti dice 'tutto bene' davanti e poi ti accoltella alle spalle", accusa.

http://www.ilnumerozero.com/attualita/politica/5134-renzi-contro-tutti-pd-covo-di-rancorosi-letta-pugnala-alle-spalle.html

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