venerdì 20 settembre 2013
La Fed punta sulla debolezza del dollaro - Valuta americana scivola ai minimi da sette mesi nei confronti della moneta unica europea - "Si complica sempre più il lavoro della Fed. Alle turbolenze dei mercati, si aggiungono ora quelle della politica fiscale. La decisione di rinviare la riduzione di acquisti di titoli di Stato ha fatto scivolare il dollaro ai minimi da sette mesi rispetto all’euro e a un paniere di valute; e contemporaneamente ha fatto salire azioni e rendimenti dei titoli di Stato. Si è così creata una situazione curiosa: una decisione presa perché le condizioni finanziarie si erano irrigidite ha fatto svanire, almeno in parte, proprio quell’irrigidimento che l’aveva giustificata. Un bel paradosso, peraltro non imprevedibile. Il fatto è che la Fed mercoledì ha dovuto tener conto della politica fiscale di Washington, che rischia - di nuovo - di creare grandi incertezze. A fine mese si chiude l’anno fiscale 2013 del Tesoro e l’amministrazione Obama deve riaprire le trattative con i repubblicani per il budget 2014. «La politica fiscale continua a essere un freno per la crescita», ha allora detto in conferenza stampa Ben Bernanke. «Un fattore di preoccupazione, per noi, sono state alcune decisioni fiscali in arrivo», ha poi aggiunto riferendosi alla possibilità che il governo non venga finanziato abbastanza, e che non venga elevato il limite del debito: «Potrebbero esserci serie conseguenze, per i mercati finanziari e per l’economia».
IL SOLE 24 ORE (20/09/2013)
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