venerdì 20 settembre 2013

La magistratura "contropotere irresponsabile" - L'attacco più veemente, come al solito, è contro le toghe: "Siamo diventati un Paese in cui non vi è più la certezza del diritto, siamo diventati una democrazia dimezzata alla mercè di una magistratura politicizzata che, unica tra le magistrature dei Paesi civili, gode di una totale irresponsabilità... si è trasformata da Ordine dello Stato in un Contropotere in grado di condizionare il potere legislativo e il potere esecutivo e si è data come missione quella di realizzare la via giudiziaria al socialismo". A quali "fonti" abbia attinto il Cavaliere è un vero mistero. La Costituzione prevede che "i giudici rispondono soltanto alla legge" (articolo 101), che spettano al Csm "secondo le norme dell'ordinamento giudiziario, le assunzioni, le assegnazioni, le promozioni e i provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati (articolo 105), ma che "il ministro della Giustizia ha facoltà di promuovere l'azione disciplinare" e che il pm "gode delle garanzie stabilite nei suoi riguardi dalle norme sull'ordinamento giudiziario" (articolo 107). Com'è evidente, la magistratura è un "organo dello Stato", che gode di autonomia secondo il principio della separazione dei poteri, ma non della "totale irresponsabilità" lamentata dallo Statista di Arcore: risponde alle leggi, come avviene in tutti i "Paesi civili". Quanto al "Contropotere" che condiziona "il potere legislativo e il potere esecutivo", il Ventennio berlusconiano dimostra l'esatto contrario: con 18 leggi ad personam sulla giustizia su un totale di 37 fatte approvare a forza dal Parlamento, è stato Berlusconi a usare il potere esecutivo per imporre al legislativo un vincolo al giudiziario. Infine, la "missione di realizzare la via giudiziaria al socialismo" è un inedito assoluto del Cavaliere: qualche solerte azzeccagarbugli deve avergli spacciato come documento di Magistratura Democratica un vecchio dispaccio di Andrej Vishinsky, procuratore dell'Unione Sovietica degli anni '30.

http://www.repubblica.it/politica/2013/09/19/news/sedici_minuti_sei_bugie_di_massimo_giannini-66847826/?ref=HREA-1

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