venerdì 20 settembre 2013
LORETTA NAPOLEONI - Chi si prende la responsabilità della globalizzazione? "Dall’inizio degli anni Novanta, la risposta della Riserva Federale alle crisi periodiche della globalizzazione, come quella dei mercati asiatici alla fine di quel decennio, è sempre stata l’abbattimento dei tassi d’interesse, strategia usata per ‘salvare’ le istituzioni finanziarie in via di globalizzazione. Quando questa politica non è più stata sufficiente, la Fed prima e la Banca centrale europea poi, hanno iniziato a stampare moneta pompandola nel sistema finanziario e bancario. In altre parole, questo fiume di denaro non è stato messo nelle mani delle forze politiche per sostenere l’occupazione e l’economia reale, ma in quelle delle banche e degli hedge funds per sostenere l’industria finanziaria globalizzata. Il crollo della Lehman e la crisi del dedito sovrano europeo, dunque, hanno creato un aumento straordinario della liquidità in un momento storico in cui l’economia si contraeva. Oggi sappiamo dove è finita una buona parte di quei soldi, nei mercati emergenti, i celeberrimi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), dove si sono tradotti in investimenti reali ma anche dove hanno creato delle mini bolle finanziarie. Che dire dell’improvviso crollo della rupia indiana, avvenuto all’indomani della dichiarazione del capo della Fed Bernanke sulla riduzione futura della quantità di moneta che questa istituzione emette ogni mese, ufficialmente “per combattere la recessione negli Stati Uniti e far ripartire l’economia americana”? Quali le connessioni sconosciute tra l’India e la Riserva federale degli Stati Uniti? Discorso analogo si può fare per il Brasile, la cui moneta ha perso ugualmente quota rispetto al dollaro durante il medesimo periodo."
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