Le parole di sostegno e persino di incitamento a "fare un salto in avanti" contenute in una lettera inviata venerdì al Movimento No Tav e siglata Br, per Stefano Rodotà, sono "deprecabili ma comprensibili e non devono contribuire a derubricare la realizzazione dell'opera a una mera questione di ordine pubblico".
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