martedì 20 agosto 2013
La Svezia ha tratto vantaggio dal grande recupero tedesco dal 2010 al 2012, ma la sua economia totalmente trascinata dalle esportazioni e con un mercato interno piccolo e stagnante, da un anno è entrata in sofferenza. Nell’ultimo trimestre il Pil è stato addirittura negativo sia pur di poco (-0,3%). Il bilancio pubblico è in pareggio, la bilancia dei pagamenti in attivo, la corona gestita con abilità (meno forte dei vicini danesi e della sterlina, più dell’euro). Dunque, tutti i crismi della ortodossia sono stati rispettati. Ma non è bastato.
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