martedì 20 agosto 2013

L’America del Nord sta uscendo forte e solida, forse più di prima, mentre l’Europa appare lacerata nelle sue dimensioni non solo economiche, ma politiche e culturali. Sembra paradossale, mentre negli Stati Uniti non si fa che discutere di debito pubblico eccessivo (sopra il 100 per cento), di tasse e tagli, di droga monetaria ed exit strategy e soprattuto di una crescita che, pur continua dal 2010 ad oggi, non supera il tetto cruciale del 3%. È vero, la disoccupazione sta scendendo, però nuovi posti di lavoro vengono creati a ritmi inferiori rispetto al passato. Bisogna precisare che difficilmente vedremo un boom come quello del quarto di secolo che ha preceduto la crisi. In ogni caso, il passo è troppo lento. Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/ripresa-globale#ixzz2cWLkQDyC

http://www.linkiesta.it/ripresa-globale

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