sabato 28 settembre 2013
Grillo faccia con Berlusconi come Bossi con Craxi - "Il 29 aprile 1993 la Camera dei Deputati negò l'autorizzazione a procedere nei confronti di Bettino Craxi, ex presidente del Consiglio e parlamentare in carica. Decisivo, con il voto segreto, fu il gruppo dei deputati leghisti di Umberto Bossi che insieme ai missini di Gianfranco Fini adottarono una intelligente tattica parlamentare: salvare Craxi nell'urna in segreto e platealmente gridare "ladri ladri" all'indirizzo della maggioranza democristian-socialista che si riteneva avesse votato a favore dell'ex premier. Sia Lega che Msi erano considerati nel 1993 partiti antisistema e sia la politica tradizionale che la grande stampa guardavano con estremo sospetto e un pizzico di disprezzo a Bossi e Fini. Esito di questa storia? Nel 1994 Lega e Msi erano al governo, Craxi era latitante, Dc e Psi non esistevano più. Con una sola "mossa del cavallo" di tattica parlamentare (subito dopo il no all'autorizzazione a procedere contro Craxi vennero le monetine dell'hotel Raphael e il collasso del sistema della cosiddetta prima Repubblica) Bossi e Fini ottennero tutto quello che neanche lontanamente sognavano. E restarono al governo, con alterne vicende, per quasi vent'anni. Far saltare un sistema di potere consolidato non è mai un gioco facile. Non è un pranzo di gala, usava dire Lenin. Si scrive spesso che il M5S di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio è la Lega del ventunesimo secolo. Io sono d'accordo: invece di avere un territorio "fisico" di riferimento (il Nord), ha un territorio virtuale, che è la rete con i suoi abitanti. Anche il M5S è un movimento antisistema. In questa logica ha fatto e farà bene a rifiutare apparentamenti, alleanze, lusinghe per entrare a far parte di maggioranze anomale di governo. Però anche i movimenti antisistema, se non vogliono essere ricacciati nel nulla da cui provengono, devono portare a casa risultati tangibili. Urlare contro la stampa cattiva che parla solo delle divisioni interne e mai dei supposti grandi risultati ottenuti nell'azione parlamentare, è puerile. Dividere il mondo in cattivi e buoni anche. La politica è un gioco tosto, sporco. Si individua un obiettivo e si combatte per ottenerlo: se l'obiettivo è il governo del paese, ottenerlo non sarà una passeggiata. E bisogna saper sfruttare le occasioni."
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