sabato 28 settembre 2013

La grazia è un provvedimento di condono emanato dal Presidente della Repubblica per ridurre o eliminare la pena principale a cui un individuo è stato condannato. Nel caso in questione, la pena di reclusione che è stata commutata in domiciliari o servizi sociali. Per il resto la grazia può, ma non deve, intervenire anche sulla pena secondaria (l'interdizione) diminuendola o annullandola e sugli altri effetti penali. Notato niente di strano? Ebbene si, la grazia agisce solo sulla pena ma NON tocca minimamente la condanna. Quindi io potrei essere condannato a quattro anni di reclusione e tre di interdizione dai pubblici uffici e non scontare né l'una né l'altra pena grazie alla grazia. Il problema fondamentale è che questo non muterà la situazione perché la legge Severino non prende in considerazione il fatto che si sconti o no una pena ma il semplice fatto che ci sia una condanna ad una pena superiore a due anni. Inoltre, a riprova del fatto che la legge Severino si accontenti di una condanna e non necessiti anche che il condannato sconti effettivamente la pena, questa legge non prevede che ci sia nemmeno una pena secondaria come l'interdizione ma si limita a dire che, se l'interdizione c'è, allora l'incandidabilità avrà durata doppia rispetto all'interdizione ma, se quest'ultima non c'è, l'incandidabilità deve durare comunque almeno SEI anni.

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