Questo Paese non ha bisogno di giovanilismo fine a se stesso: vi è la necessità di una classe dirigente seria, con la testa sulle spalle, che cominci ad affrontare i problemi alla radice. Qualche giorno fa, in un editoriale sul Corriere della Sera, Alesina e Giavazzi scrivevano che le riforme urgenti devono toccare temi come lavoro, burocrazia, concorrenza e riduzione della pressione fiscale.
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