sabato 28 settembre 2013
La tassa Berlusconi - L'Iva aumenta per colpa di Silvio. Le prospettive dopo l'accordo saltato il Consiglio dei Ministri. E il voto su Letta? - Non tutto il male verrebbe per nuocere nell’occasione. Se l’aumento dell’Iva andasse in porto a causa del giochino infantile dei parlamentari del Popolo delle Libertà, i quali consegnano sì le dimissioni ma non ai presidenti di Camera e Senato, almeno si avrebbe l’esatta dimensione (e gli elettori se ne accorgerebbero) di quanto è impazzito un paese che deve stare dietro alle paturnie di un anziano colpevole invece di guardare al suo futuro. Spiega il Corriere: Il pacchetto messo a punto dal ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, e per ora accantonato, stanziava un miliardo per il rinvio dell’Iva al 2014, coperto però da un aumento delle tasse sulla benzina, immediatamente contestato dal PdL, poco più di un miliardo per riportare il deficit 2013 sotto il tetto del 3% del Pil e settecento milioni per il rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga per questi ultimi mesi dell’anno (330 milioni), il fondo per l’assistenza degli immigrati (210 milioni), l’integrazione ai Comuni per l’Imu (120 milioni) e la social card (35). Per finanziare i nuovi interventi, oltre all’aumento delle accise sulla benzina (2 centesimi subito e 2,5 da gennaio 2014), la bozza del decreto prevedeva tagli alla spesa dei ministeri, e soprattutto l’aumento degli acconti fiscali di novembre dovuti dalle imprese per l’Ires e l’Irap, che salgono entrambi al 103% con un maggior incasso sul 2013 di 890 milioni.
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