lunedì 12 agosto 2013

"Tra i professori della fiducia spicca anche Romano Prodi. Sono pagine di giornale ormai ingiallite ma buone per capire quanto sia bipartisan l’attrazione fatale verso la (falsa) ripresa. A febbraio del 2007 Prodi è costretto a chiedere la fiducia alle Camere dopo lo scivolone sull’Afghanistan che ha visto deflagrare la sua maggioranza. La ottiene al Senato ma non alla Camera. Ed è qui che il professore, il 3 marzo 2007, legge un discorso cruciale nel quale gioca la carta della ripresa per trovare sui banchi del centrodestra il puntello venuto a mancare a sinistra: “I dati dell’Istat – diceva allora Prodi – sono assolutamente confortanti. Il Pil all’1,9 per cento dimostra che c’è una crescita bilanciata che coinvolge tutto il paese. Non siamo ancora al grande slancio, ma possiamo favorirlo”. Da qui, la richiesta di collaborazione al centro destra: “Siamo divisi su molti punti ma dobbiamo avere l’obiettivo comune di consolidare la ripresa appena iniziata e non dispero che su alcuni punti si troverà un consenso più ampio della maggioranza”. Quel consenso non arriverà mai. E neppure il “consolidamento della ripresa”. Pierluigi Bersani la ripresa non la vedrà mai, pur avendo sponsorizzato un incauto “Festival della ripresa” a Pisa nel 2009: prima era colpa di Berlusconi, poi dei tagli recessivi di Monti. Causa incarico fallito non potrà dare vita a un governo e dunque salire sulla poltrona da cui si vede improvvisa la luce. L’ottimismo a sinistra si chiude idealmente con Enrico Letta. Anche lui lo sparge senza fornire indicatori precisi e sempre subordinandone gli effetti alla sopravvivenza del proprio governo. Ma incalzato sulla mancanza di dati, dal suo entourage arriva il colpo di genio, l’ammissione di una ripresa che c’è ma non si può vedere: “Sarà una ripresa di crescita senza lavoro” è la formula (Ansa, 9/8/2013). Ed ecco tappata la bocca a chi, sommessamente, fa notare la stonatura tra l’ottimismo del governo e l’ennesimo record di disoccupazione (12,2% di senza lavoro). Tre milioni e passa di italiani senza lavoro dovranno accontentarsi e continuare ad avere, ma soprattutto dare, fiducia. La ripresa, in fondo, è sempre in arrivo."

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/12/crisi-tutte-volte-che-ci-hanno-promesso-ripresa-da-b-a-monti-e-fino-a-letta-ricatto/681560/

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